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Il termine balbuzie si riferisce a una involontaria ripetizione dei suoni emessi da una persona durante l’eloquio ma include anche normali esitazioni, pause e prolungamenti di alcuni suoni.
La frequenza e intensità della balbuzie sono molto variabili da persona a persona e fattori ambientali legati a situazioni di particolare stress psicofisico o emotivo spesso ne aumentano l’incidenza.
Ma perché alcune persone balbettano?
La spiegazione non è unanime nel mondo scientifico, ma sappiamo per certo che la pronuncia corretta dei suoni è generalmente legata al buon funzionamento di due sistemi di controllo:
Questi due sistemi di controllo che in situazioni normali restituiscono risultati coerenti, nei balbuzienti non sono completamente allineati.
Che cosa significa questo?
Significa che chi balbetta sa cosa vuole dire e come dirlo, ma il suo corpo non riesce ad agire come egli vuole.
Per il trattamento della balbuzie esistono metodi e tecniche differenziate a seconda dell’età.
Nella primissima infanzia è generalmente controindicato un trattamento specifico con l’uso di tecniche ma è preferibile tenere sotto controllo l’andamento naturale del fenomeno, a frequente evoluzione spontanea favorevole. I principali studi mostrano come nell’80% dei casi la balbuzie scompaia dopo un breve periodo; nella parte restante dei casi, invece, se non affrontata, la balbuzie è destinata a diventare un scomoda compagna di viaggio per la vita.
Nell’età adulta è invece indicato un trattamento specifico basato sulla consapevolezza, coordinazione e controllo ovvero un principio che si fonda sul MOTOR LEARNING, ovvero sul cambiamento di un comportamento attraverso la pratica e l’esperienza. L’idea di fondo è che la performance ripetuta di sequenze di movimenti pertinenti conduce a una maggiore precisione nella preparazione dei comandi motori per la produzione corretta della parola. Per fare questo si agisce su tutti i livelli del sistema motorio del linguaggio: respirazione, fonazione, articolazione, comportamento. Lo scopo è quello di rieducare il sistema motorio del linguaggio della persona balbuziente attraverso l’apprendimento dei singoli schemi motori: respiratori, fonatori, articolatori e la coordinazione motoria dei singoli movimenti allo scopo di sviluppare una maggiore coscienza di come si produce il suono e riacquisire un controllo motorio accurato del linguaggio che detto in altre parole significa parlare più fluentemente.
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